Per la Sezione Provinciale di Brescia della F.i.p.s.a.s. – Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato – è stato un 2024 particolarmente intenso. Oltre ai lavori di restyling al Lago Giardinetto, sede della sezione, sono stati molti gli appuntamenti sportivi degni di nota, con uno sguardo ai grandi nomi che impreziosiscono il panorama bresciano. Per parlare di questo, ma anche della questione “calda” dei cormorani, abbiamo incontrato il presidente Antonio Frassine, che ci ha subito trasmesso il senso di una realtà che è “cuore pulsante” della pesca e dei suoi tanti appassionati.
BCP: Presidente, come vogliamo definire l’anno che volge al termine?
A. Frassine: Siamo alla chiusura della stagione 2024, chiudiamo l’anno con 54 associazioni sportive affiliate e 4000 tesserati, non registriamo perdite e siamo in linea con l’anno precedente; nota molto positiva, l’età media dei nostri tesserati si sta abbassando, le nostre associazioni affiliate sono attive in tutte le specialità agonistiche delle acque interne partecipando ai Campionati provinciali, regionali e nazionali, così come per la Subacquea e l’Apnea. Al contempo però, siamo anche alla chiusura del quadriennio Olimpico, per me il secondo quadriennio alla Presidenza della Sezione Provinciale Fipsas Brescia; entro la fine di marzo 2025 provvederemo ad indire le elezioni per il quadriennio 2025/2028.
BCP: Per la Fipsas bresciana sono stati anni di grande lavoro. Tutto ciò, in un momento storico non proprio semplice…
A Frassine: Non ti nascondo che le difficoltà affrontate non sono state poche; la fine del precedente quadriennio Olimpico e l’inizio di questo, hanno coinciso con la pandemia. In quei due anni le difficoltà affrontate furono molte, per fortuna superate in maniera brillante, tanto che all’inizio del 2021 effettuammo il cambio di sede spostando i nostri uffici dal Centro Sportivo San Filippo di Brescia a Roncadelle presso il Lago Giardinetto, caricandoci sulle spalle l’investimento di trasloco, rinnovo e rilancio dell’impianto di pesca composto da due laghi.
BCP: A tale proposito, è importante citare gli importanti lavori di restyling che vi hanno riguardato, con particolare attenzione alla disabilità.
A Frassine: Abbiamo provveduto alla messa in sicurezza delle sponde del lago piccolo e alla creazione di 45 piazzole fisse che permettessero sicurezza e comodità ai pescatori; al contempo, abbiamo inoltrato richiesta alla nostra Sede Centrale affinché l’impianto potesse divenire uno tra i primi Centri Didattici Federali. Accertate da parte della Sede Centrale tutte le caratteristiche necessarie per accogliere minori e disabili, abbiamo ottenuto la nomina di Centro Didattico Federale ed abbiamo così implementato i corsi e le attività dedicate a minori e disabili. Per completare il discorso del nostro Centro Didattico Federale, nella primavera di quest’anno abbiamo ripristinato anche le sponde del Lago Grande, con la realizzazione di 38 piazzole atte a ospitare anche eventuali pescatori con disabilità; non ti nascondo che è stato un lavoro lungo e costoso, che per ripagarsi richiederà tempo, ma tratta di piazzole realizzate con materiale naturale, piane larghe e perfettamente sicure anche per chi avesse problemi di deambulazione. Altra nota importante, ogni piazzola ha lo spazio per avere l’auto alle spalle e quindi poter caricare e scaricare l’attrezzatura senza problemi.
BCP: Guardando per un attimo ai numeri, è interessante sottolineare l’ampia fascia di età che riguarda le vostre adesioni. Uno sguardo ai giovani, ma non solo.
A. Frassine: Pensa che quest’anno chiudiamo la stagione con ben 750 Under 15 tesserati, 750 ragazzi che frequentano l’impianto e praticano la Pesca Sportiva per tutto l’anno al solo costo di 6 euro annui; ragazzi ai quali forniamo, sempre in maniera gratuita, anche l’attrezzatura per la giornata di pesca. Come già sai, quest’anno, a riprova del buon lavoro che stiamo svolgendo, abbiamo avuto l’onore di avere ben due di questi ragazzi chiamati a rappresentare la Nazionale Italiana ai Mondiali di Pesca al Colpo. Al contempo, nel 2023 e nel 2024, abbiamo dato la possibilità a 50 pensionati Over 60 di poter accedere gratuitamente alla pesca un giorno alla settimana per 6 mesi. Questo è possibile grazie al Ministero di Sport e Salute, che dal 2022 ha dato vita ad una serie di progetti ai quali grazie alla nostra Sede Centrale abbiamo aderito; tramite il lavoro dei nostri Istruttori Federali e alle nostre Guardie Pesca, entriamo nelle scuole con dei corsi di avvicinamento alla pesca e educazione ambientale.
BCP: Sfogliando l’album del 2024, quali sono stati i momenti più belli a livello sportivo?
A. Frassine: Sai, chi non è agonista non solo non lo sa, ma neanche se lo immagina che la F.i.p.s.a.s. è ogni anno, come numero di medaglie internazionali vinte, la prima Federazione del CONI; a ruota ci segue il Ciclismo, ma ogni anno la Federazione più vincente è la Fipsas. Nel 2023 sono state 123 le medaglie internazionali vinte dagli atleti della Fipsas e, tra queste, ogni anno qualche bresciano c’è. Da sempre Brescia è fucina di campioni, lo è in particolar modo nelle specialità della Trota Torrente, Trota lago e negli ultimi 10 anni nelle Esche Artificiali, specialità nelle quali grazie al nostro territorio geografico, gli agonisti hanno modo di crescere ed allenarsi in diversi fiumi, torrenti e laghi. Voglio però sottolineare tre vittorie, in specialità come la Pesca al Colpo ed il Feeder, alle quali non siamo abituati per il motivo opposto a quello appena citato, ossia la mancanza di acque idonee nella nostra provincia; nel 2023 la A.s.d. La Bosa ha vinto la Coppa Italia per Squadre di Società di Pesca al Colpo, mentre Mauro Zanolli della A.s.d. Pilastroni ha conquistato il titolo Nazionale di Pesca al Colpo in Lago. Nello scorso mese di marzo, invece, Lorenzo Portesani e Francesco Donizzelli della Team Fish Pontevichese hanno vinto il Campionato Italiano a Coppie; tre momenti che mi hanno dato molto piacere, perché arrivati da specialità alle quali non siamo abituati.
BCP: Naturalmente non possiamo dimenticarci dell’ottimo Stefano Sala.
A. Frassine: Mi hai anticipato di un paio di secondi (sorride ndr). Conobbi Stefano quando aveva 17 forse 18 anni e notai in lui le giuste doti per crescere; lo portai nel G.p.s. Bedizzole, società in cui militavo come agonista in quegli anni, ed ecco la cronistoria che lo riguarda: nel 2010 è tra i componenti della squadra che vince la Coppa Italia di Pesca alla Trota in Torrente con Esche Naturali; nel 2013 fondo una nuova Società, il Team Trota Brescia, e lui insieme ad altri mi segue in questa nuova avventura; nel 2014, anno in cui vengo nominato Commissario Tecnico della Nazionale delle Esche Artificiali, lo convinco a dedicarsi anche a questa specialità; nel 2018 diventa Campione Italiano individuale e nel 2019 Campione Italiano a Coppie; entra nel circuito del Club Azzurro “Campionato in cui si selezionano i componenti delle Nazionali” e da 7 anni ne è componente fisso con ottimi risultati, sino ad arrivare a quest’anno in cui vince il Club Azzurro. Il prossimo anno Stefano sarà di diritto un componente della Nazionale insieme a Davide Nedrotti. Anche questo è stato un momento per me veramente bello.
BCP: L’hai appena citato e non ho certo intenzione di sorvolare su un personaggio così importante. Cosa rappresenta per te il grande Davide Nedrotti?
A. Frassine: Ho finito gli aggettivi per definirlo. Per non ripetermi, lo paragonerei ad un Opale australiano o ad un Diamante Sudafricano. Ha 21 anni e tutti lo conoscono, in Italia e all’estero, non solo per la moltitudine di titoli Nazionali e Internazionali vinti, ma anche per il bravo ragazzo che è. A Brescia per gli agonisti della mia età lui è ancora “Davidino” o “Nedrottino”, perché lo abbiamo visto crescere sui campi di gara sin da bambino. All’età di 10,11 anni, arrivava accompagnato da papa Andrea; piccolo, cicciottello e, canna in mano, non si faceva problemi di sorta, ora è un ragazzone che supera il metro e novanta e vince campionati su campionati. Negli ultimi 3 anni, Davide è entrato nel circuito delle Nazionali e anche lì ha ottenuto titoli su titoli; quest’anno è stato meritatamente insignito dal CONI con la Medaglia d’Oro al Valore Sportivo, il sogno di ogni agonista e il sogno di ogni presidente, genitore o amico che sia.
BCP: In questo periodo, è particolarmente acceso il dibattito sul Cormorano, che in tanti definiscono una vera piaga per la fauna acquatica. Qual è la tua opinione?
A. Frassine: Dopo il dolce mi rifili una purga… Il Cormorano è una nota dolente, un enorme danno per le nostre acque, per i nostri pesci e, al contempo, un’enorme perdita di denaro per privati ed istituzioni. Il Cormorano è un predatore che non è nativo del nostro territorio, è un migratore divenuto stanziale negli ultimi decenni e che anno dopo anno diviene sempre più numeroso, cacciando in acque che non sono in grado di sopportare e riprodurre la predazione che effettua; si tratta di un predatore che in natura non ha rivali, pertanto un predatore per il quale l’uomo dovrebbe intervenire sostituendo madre natura per contenerne il numero e limitandone i danni. Come sai, noi abbiamo il diritto privato di pesca nel comune di Toscolano Maderno e siamo concessionari del diritto di pesca nel Naviglio Grande Bresciano, nella Roggia Santa Giovanna e nel Naviglio di Isorella; ogni anno immettiamo in queste acque circa 30 quintali di pesce pronto pesca, un enorme investimento, che in parte viene mangiato da questi uccelli. Negli allevamenti e nelle acque private in qualche modo ci si arrangia, con l’utilizzo di dissuasori atti a spaventarlo e a farlo fuggire, ma nelle acque libere è un macello perché, cacciando individualmente e in stormo, se non trova pesci da lì non si muove; solo quando questi vengono a mancare, come ogni predatore cambia area di caccia. Questo uccello è inspiegabilmente protetto per sola ideologia delle associazioni animaliste; le istituzioni possono fare ben poco; noi ancor meno, a parte farci sentire, denunciare e chiedere che la Comunità Europea ne imponga un programma di contenimento concreto e mirato.
BCP: Prima di salutarci, cosa significa per lei essere il presidente di questa importante realtà?
A. Frassine: Senza mezzi termini, è una grande responsabilità. Penso agli affitti, ai recuperi, alle responsabilità riguardanti la sorveglianza, senza dimenticare la parte fiscale della sezione provinciale per la quale l’anno scorso abbiamo avuto un controllo da parte dell’Ufficio delle Entrate relativo al 2018/2019, risoltosi senza alcun problema. C’è poi il grande capitolo riguardante i volontari, coperti dall’assicurazione che la tessera federale prevede, ma pur sempre sotto la responsabilità del presidente, senza parlare del tempo sottratto alla famiglia.
BCP: E delle gioie vogliamo parlarne?
A Frassine: La vita è fatta di momenti che vanno colti per il valore che hanno. Se riesci a cogliere l’attimo magico di un bimbo che riesce a prendere quel pesce che sognava, o di un amico che sale su un podio internazionale, le soddisfazioni sono veramente tante. Negli ultimi anni, grazie alla presenza delle scuole al nostro lago, con ragazzi, genitori e insegnanti, i motivi per essere felici sono stati davvero tanti. La Fipsas non è solo pesca, ma anche sorveglianza, semine ittiogeniche, subacquea, nuoto pinnato. Tanto lavoro, ma, se cerchi le soddisfazioni, qui le trovi.
A cura di Marco Vignoletti