Nella serata di mercoledì 6 marzo, presso l’Impianto Ittiogenico di Bardolino (Vr), si è svolto l’incontro dal titolo Quale futuro possibile per la pesca e le specie ittiche del Lago di Garda; un appuntamento alla presenza in qualità di relatore del vicepresidente della Comunità del Garda Filippo Gavazzoni, promosso dall’Unione Pescatori Sportivi del Garda, con l’Unione Pescatori Bresciani (referente per la parte bresciana) in stretta sinergia con la Comunità del Garda. Tra le personalità intervenute, l’Ammiraglio Filippo Marini – direttore marittimo del Veneto – e il dott. Ivano Confortini della Direzione Agroambiente Regione Veneto.
L’obiettivo, al quale si lavora da oltre un anno in collaborazione con le varie associazioni, è quello di mettere a punto una regolamentazione unica per le Regioni Lombardia, Veneto e Trentino, fondamentale per le future progettualità.
L’incontro svoltosi a Bardolino, che lo stesso Gavazzoni ha definito “bello ed incoraggiante”, s’inserisce nel solco di un cammino verso la gestione diretta dei diritti di pesca, con temi importanti quali l’Incubatoio rinaturazione habitat e la collaborazione con la Guardia Costiera per il contrasto del bracconaggio. Un gioco di squadra che in molti hanno evidenziato, che ci fa ben sperare per il futuro della pesca sul Garda.
Giulio Maifrini